Orario: 9.30 - 17.30
(Atzara, 1920-Cagliari 2015)
La figura di Padre Ignazio Muggianu, frate cappuccino e pittore, emerge
piano piano, dopo la caratterizzazione paesaggistica e la tornitura del
tessuto sociale di un mondo ancora naturale e da poco costumbrista, inserito
lungo la linea dei ritratti affettivi e familiari. Dilatandosi nel tempo e
nello spazio, il suo profilo si fa esso stesso natura, colore e luce, ossia
quegli stessi elementi che, riflettendo nel microcosmo del creato il
macrocosmo del divino, ne ridefiniscono l’unità inscindibile.
Se per gli artisti la vita è arte, per Padre Muggianu la vita è l’arte di
Dio e la pittura è un mezzo per glorificarla. I suoi quadri dai soggetti
floreali o dedicati alla Madonna cantano la gioia di questa vita, quella
terrena, mentre, sottolineando o alludendo al percorso di sofferenza nelle
opere dedicate ai Santi e alla Via Crucis, suggerisce quegli esempi di forza
interiore, e di accettazione, da seguire per poter rinascere nella nuova
Vita, quella Vera.
Il suo talento pittorico, scoperto da Filippo Figari in giovane età , venne
forgiato dalla frequentazione del pittore tedesco Richard Scheurlen, che lo
portava con sé quando dipingeva en plein air e lo educava visivamente a
cogliere le forme della natura e la sua tensione luministica.
La tecnica pittorica è sempre fertile ed i supporti utilizzati sono di varia
natura, ad esempio cartone, plexiglas, yuta, stracci vecchi: un'”arte povera
nei materiali ma non nello spirito, improntato ai più nobili valori di
umiltà e amore della morale francescana.
La luce, quale simbolo divino, è la protagonista assoluta di tutte le opere.
Compare sotto forme diverse, come caratterizzazione intrinseca del colore o
come scelta cromatica, catturata nei riflessi del fondo oro di alcune opere
o liberata dalle trasparenze delle sue vetrate istoriate. Può farsi luce
anche il sorriso di una ragazza o lo sguardo amorevole di Maria. La luce è
la fiamma che infonde vita al creato: è il più grande dono di Dio, che Padre
Muggianu restituisce all’uomo attraverso la sua pittura, per ricordargli che
la vita è preziosa e non va sprecata.